StilVen Forte Smp è consigliato per favorire la fisiologica funzionalità della microcircolazione (periferica) venosa, arteriosa, linfatica, retinopatie, nel trattamento delle sindromi emorroidarie e ragadi.
Componenti e Caratteristiche
Diosmina: è un flavonoide, una sostanza naturale con distribuzione ubiquitaria nel mondo vegetale ma contenuta in concentrazioni significative nei frutti del genere Citrus (limoni, arance, pompelmi ecc.). Viene da sempre conosciuta e proposta nel trattamento dell’insufficienza venosa caratterizzata da crampi notturni, dolori, pesantezza e gonfiore alle gambe ma questa sostanza presenta anche attività anti-edematosa, antinfiammatoria ed antivaricosa, che la rendono utile in presenza di emorroidi, cellulite, vene varicose, fragilità capillare e relative manifestazioni quali ecchimosi, ematomi e porpore.
Vitamina C: esplica la sua attività antiossidante in questo caso specificamente nei confronti del tessuto connettivo per il quale garantisce oltre che un’azione protettiva anche un’azione specificamente riparativa e rigenerativa.
Mirtillo nero: è noto da tempo che l’estratto secco titolato di mirtillo è in grado di combattere la fragilità e l’eccessiva permeabilità vasale mediante un’azione capillaro-protettiva ben dimostrata a livello dei vasi sanguigni sia venosi che arteriosi. Questa azione si spiega col fatto che le antocianine presenti nel fitocomplesso sono capaci di inibire l’attività di alcuni enzimi (elastasi e collagenasi) che distruggono il collagene e i tessuti elastici. Diversi studi clinici hanno dimostrato che gli antocianosidi del Mirtillo riducono i danni ai capillari in modo statisticamente significativo rispetto al placebo.
Bromelina 2500 GDU: questo enzima proteolitico svolge importanti funzioni a livello del tessuto connettivo propriamente detto e soprattutto nei confronti della fibrina. La bromelina infatti possiede importanti proprietà fibrinolitiche, antiaggreganti, antinfiammatorie e drenanti favorendo quindi la diminuizione del senso di gonfiore e dolore degli arti inferiori tipico di condizioni di scarsa capacità circolatoria periferica.
Meliloto: l’effetto principale della cumarina presente nel Meliloto è quello esplicato sul drenaggio linfatico, che è essenziale per assicurare il ritorno dei liquidi presenti negli spazi extracellulari verso il cuore. Un deficit della circolazione linfatica infatti provoca accumulo di questi liquidi nei tessuti e quindi gonfiore, particolarmente frequente nella zona delle caviglie. Inoltre la cumarina riduce significativamente la demolizione delle catecolamine, in particolare dell’adrenalina a livello vasale con conseguente miglioramento della capacità contrattile dei vasi sanguigni.
Centella asiatica: i derivati triterpenici presenti nelle foglie di Centella sono particolarmente utili per il trattamento dell’insufficienza venosa cronica. Stimolando la produzione di collagene da parte dei fibroblasti determinando un aumento della fibronectina che è una proteina di struttura, importante per la tenuta della parete dei vasi venosi e del collagene stesso.
Ortosiphon stamineus: è noto per la sua azione diuretica e depurativa. Esso fa aumentare il volume dell’urina in modo moderato favorendo l’escrezione di sodio, del potassio e anche del cloro. L’azione diuretica della pianta è dovuta anche ad una diminuizione della ritenzione di liquidi da parte dei colloidi presenti nei tessuti e nel sangue. Questi effetti sono assai utili anche in caso di cellulite, poichè è noto che il tessuto colpito da questa problematica è molto ricco non solo di acqua ma anche di acido urico.
Vite rossa: è, insieme al mirtillo nero uno dei fitocomplessi più conosciuti ed utilizzati quando si necessità di un’azione antiossidante, antiedemigena e protettiva sul microcircolo. I componenti più importanti si trovano nelle foglie appartengono alla categoria dei bioflavonoidi (antocianidine e proantocianidine). In particolare i bioflavonoidi della vite rossa svolgono un’intensa attività antiossidante ed antinfiammatoria. La loro azione più importante si espleta a livello capillare dove influenzano positivamente la permeabilità vasale. Le procianidine sono infatti in grado di stabilizzare le fibre di collagene e di inibire l’attività catabolica dell’elastasi, un enzima che porta alla degradazione di questa proteina chiave del tessuto connettivo.